-------La IX edizione del Premio Internazionale Artiglio dal titolo “subacquei al servizio della società” è alle porte e quest’anno vede protagonisti il corpo sommozzatori dei Vigili del Fuoco, un riconoscimento all’opera che questi uomini hanno sempre svolto al servizio della comunità, in particolare nell’attività di recupero e salvamento legate al mondo subacqueo. Quanto di voi sanno com’è nato questo corpo?

Come spesso accade è in seguito a un incidente o comunque a un momento di crisi che gli uomini si igegnano per trovare nuove soluzioni. Così è stato anche per la nascita del corpo sommozzatori dei V.V.F.

Siamo nel 1947 e nel comando dei vigili del fuoco di Genova avviene una disgrazia, uno dei loro uomini muore durante un soccorso in acqua. Luigi Ferraro, già medagia d’oro al valore militare come incursore subacqueo nella marina militare durante la seconda guerra mondiale, viene chiamato come consulente del tribunale. Non ci vuole molto perchè da quella malaugurata circostanza nasca l’idea di addestrare i Vigili ad operare sott’acqua. Ferraro ne parla subito col Comandante del Corpo di Genova, che entusiasta lo mette in contatto con la Direzione Generale Servizi Antincendi del Ministero dell’Interno. Cominciano una trafila di incontri con Roma sulla fattibilità di un progetto del genere, materia decisamente nuova per l’epoca.

Non esistono trattati o manuali nel 1952, esiste solo l’esperienza personale. Nel 1942 si era fatto un esperimento presso l’Accademia di Livorno con alcuni Vigili del Fuoco, ma era rimasto un episodio isolato. Ferraro crede così fermamente al proprio progetto che lo vuole portare avanti. Dalla sua ha il vantaggio di aver ricevuto un addestramento specifico dalla Regia Marina e di aver già sperimentato i primi corsi per subacquei amatoriali. Le perplessità ministeriali però sono molte. Ma Ferraro passa gran parte del suo tempo a cercare di far collimare tutto, finché non trova un punto di sintesi fra il suo passato di incursore e le esigenze teoriche, tecniche, psicologiche, pratiche delle due specialità in apparenza assai divergenti: Vigile del Fuoco e Sommozzatore.

Tutto è fatto così per bene che nel 1952 gli viene conferito l’incarico di svolgere il primo corso Sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Dopo 60 giorni, vengono brevettati 32 Vigili del Fuoco, i quali tornano ai Comandi di appartenenza per iniziare la loro speciale attività. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco fu a livello internazionale la prima organizzazione non militare a dotarsi di sommozzatori per scopi civili, al servizio dello Stato.

 


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